Salute e benessere

Bilancia: quando pesarsi?

Bilancia: quando pesarsi?

Per molti soggetti il controllo del peso corporeo è visto alla stregua del controllo della pressione o addirittura di un esame del sangue, per altri diventa una ossessione con controlli frequentissimi nell’arco della giornata che comportano tragedie se il peso aumenta anche solo di mezzo kg. Entrambi questi approcci sono negativi: vediamo allora quale deve essere il giusto rapporto con la bilancia.

Maniaci della bilancia? No grazie!

La bilancia misura il nostro peso corporeo, e viene utilizzata come strumento per controllare che rimanga costante (se siamo in peso forma) oppure che diminuisca (se siamo in sovrappeso e decidiamo di perdere peso).

I potenziali problemi nell’uso della bilancia nascono dal fatto che la perdita di peso si concretizza nell’arco di settimane, non di giorni. Dunque, bisogna evitare che oscillazioni in più o in meno influiscano sul nostro stato d’animo agendo come fattore demotivante, che mina la nostra determinazione nel perseguire il risultato. Lo stesso vale durante il mantenimento del peso forma: inutili allarmismi per un kg in più o in meno influenzano il nostro stato d’animo e quindi la nostra qualità di vita, spesso senza un reale fondamento.

In parole povere: dobbiamo imparare a decifrare quello che la bilancia ci dice senza diventare maniaci della bilancia.

Da cosa dipende il peso corporeo?

La massa grassa varia lentamente. Durante una dieta si possono perdere da 0,5 a 2 kg la settimana, a seconda del grado di sovrappeso, dunque variazioni in più di 1-2 kg in un giorno non devono preoccupare (e variazioni in meno non devono esaltarci). Cerchiamo di capire perché queste variazioni possono avvenire.

l nostro peso dipende da:

  • la massa delle ossa;
  • la massa degli organi interni;
  • la massa muscolare;
  • il glicogeno muscolare;
  • l’acqua intra ed extracellulare;
  • il contenuto intestinale;
  • la massa grassa.

Di questi 7 addendi, i primi 2 rimangono costanti nel lungo periodo.

La massa muscolare può variare, ma più lentamente rispetto al grasso corporeo (salvo rari casi) e quindi possiamo considerarla costante.

La quantità di acqua nell’organismo può variare di molto, la differenza da un giorno all’altro può arrivare a 2 kg e dipende dall’equilibrio che si instaura tra l’acqua extracellulare e la quantità di sodio. Se assumiamo abitualmente molto sodio avremo una ritenzione idrica sempre elevata, se ne assumiamo poco avremo una quantità di liquido extracellulare vicina al minimo. Nel momento in cui assumiamo molto sodio (per esempio perché mangiamo una pizza) l’aumento di peso sarà tanto più elevato quanto più povera di sodio è la nostra dieta abituale.

Bilancia

Il contenuto intestinale ovviamente è in grado di modificare in modo fittizio il nostro peso corporeo. Se ci pesiamo prima e dopo un’abbuffata, il nostro peso aumenta di 2 o più kg (la quantità di cibo e liquidi che abbiamo ingerito). Per questo motivo bisognerebbe pesarsi al mattino, quando la condizione di riempimento gastrico è abbastanza costante. Tuttavia, se mangiamo più tardi o più del solito (ce ne accorgiamo perché al mattino abbiamo meno fame del solito) il peso può comunque essere più elevato, fino a 1 kg in più. In genere questo aumento fittizio rientra il giorno successivo (a meno di non ripetere l’esperienza del giorno prima).

Il glicogeno muscolare rappresenta la scorta di carboidrati che abbiamo nei muscoli e nel fegato. Durante una dieta e durante un’attività fisica intensa di durata superiore a 30-40 minuti, può diminuire molto con un dimagrimento fittizio fino a oltre 1 kg. Chi pratica un’attività fisica intensa ogni giorno deve aspettarsi un aumento di peso di almeno 500 g il giorno successivo a quello di riposo, se ha reintegrato correttamente tutti i carboidrati.

Come valutare i risultati di una pesata

Innanzitutto rispondiamo alla domanda principale: quando pesarsi? Il peso conviene misurarlo al mattino, dopo aver urinato, oppure alla stessa ora del giorno (per esempio prima di cena).

Non esiste una frequenza ottimale, dipende dalla psicologia del soggetto. Se si va nel panico di fronte a un aumento di 500 g forse è meglio non pesarsi tutti i giorni, ancora meglio sarebbe imparare a controllare le proprie emozioni di fronte a un aumento di peso fittizio.

Diciamo che per tenere sotto controllo il peso sono sufficienti due pesate la settimana, evitando di pesarsi dopo giornate non standard dal punto di vista alimentare o sportivo, per eliminare la variabilità dovuta alle variazioni di peso fittizie.

Pesarsi più di frequente consente di comprendere le variazioni di peso fittizie in funzione del nostro stile di vita (come mangiamo e che attività fisica svolgiamo). Se questo viene vissuto come una occasione interessante per capire come funziona il nostro organismo e non come una ossessione, il controllo quotidiano del peso diventa una sana abitudine come quella di lavarsi i denti.

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